I vetri decorati a smalti rinascimentali sono tra i più importanti prodotti dell’industria vetraria muranese e rappresentano oggetti di inestimabile valore conservati nei principali musei nel mondo.
Questi manufatti furono prodotti a Murano tra la metà del XV secolo e la fine del XVI secolo; il loro successo fu tale che dalla prima metà del XVI secolo loro imitazioni furono prodotte nelle vetrerie di diversi paesi europei(vetri façon de Venise). Inoltre, vetri realizzati nel XIX secolo a imitazione della produzione rinascimentale entrarono nelle principali collezioni che si stavano costituendo nel corso di quel secolo.
La distinzione su base stilistica tra vetri originali, façon de Venisee copie del XIX secolo è oggetto di dibattito tra gli esperti, non sempre concordi tra loro. In questo contesto, l’analisi chimica quantitativa del vetro e degli smalti può rappresentare un valido contributo per giungere ad una classificazione affidabile di questi preziosi manufatti.
Dal 2007 è stato avviato un progetto di ricerca multidisciplinare su questo argomento, inizialmente ad opera di Rosa Barovier Mentasti, Cristina Tonini e Marco Verità (Laboratorio LAMA, Università IUAV) che in seguito ha coinvolto Françoise Barbe (Museo del Louvre, Parigi) e Isabelle Biron (laboratorio C2RMF, Parigi).
Dal 2013 la ricerca fa parte di un progetto Labex PATRIMA denominato Cristallo che coinvolge varie istituzioni,coordinato da Françoise Barbe. La metodologia seguita si fonda sullo studio tipologico, storico e stilistico delle collezioni museali, sulle fonti scritte(sopratutto dei ricettari dei vetrai rinascimentali veneziani) e le pubblicazioni scientifiche esistenti, e sulle indagini analitiche di un ampio numero di vetri decorati a smalti veneziani, façon de Venisee copie ottocentesche effettuate per determinare la composizione chimica quantitativa del vetro e degli smalti.La ricerca ha finora riguardato oltre una sessantina di vetri decorati a smalti conservati nei musei in Francia, Italia ed Inghilterra, oltre a vetri archeologici.
Nell’ambito di questo progetto e in collaborazione con il Dott. Angelo Agostino dell’Università di Torino, è stata portata a termine lo scorso giugno una campagna di misure mediante fluorescenza a raggi X portatile di vetri veneziani conservati a Venezia, Bologna e Trento. L’indagine presso il Museo del Vetro di Murano ha riguardato in particolare la Coppa Barovier, il più celebre dei manufatti rinascimentali decorati a smalti veneziani. I dati analitici sono in corso di elaborazione e saranno resi noti nel corso dell’anno.