Storie di fabbriche. Storie di famiglie
FRATELLI TOSO
Dal 12 luglio al 24 novembre 2025
Murano, Museo del Vetro
Spazio Ex Conterie
A cura di
Chiara Squarcina
Caterina Toso
La vetreria Fratelli Toso, fondata nel 1854 dall’iniziativa di sei fratelli Toso, è stata una delle vetrerie più rinomate nel panorama artistico della Murano dell’Ottocento e del Novecento. Nel 2024 ha festeggiato il suo 170° anniversario. Nel corso degli anni, generazione dopo generazione, i Toso con le loro diversificate vocazioni e competenze – maestri, tecnici, disegnatori, dirigenti – hanno contribuito al successo di una realtà produttiva che ha saputo costantemente aggiornarsi e rinnovarsi anche grazie a collaborazioni con artisti e designer esterni, pur mantenendo sempre un carattere familiare.

Bottiglia Nerox a Petoni, 1962. Designer Ermanno Toso, Foto Emanuel Toffolo
Per questa ricorrenza speciale la Fratelli Toso si presenta nuovamente con una retrospettiva sulla sua migliore produzione artistica del Novecento, raccontata attraverso il lavoro dei direttori artistici e dei disegnatori e con particolare attenzione a una delle punte di diamante della sua produzione: la murrina. L’evoluzione delle sue murrine nel tempo, le partnership con artisti di rilievo, il contributo di disegnatori e maestri vetrai che hanno plasmato il percorso artistico e produttivo della vetreria: tutto questo è narrato attraverso le opere in vetro e il materiale d’archivio integralmente conservato dalla famiglia. Schizzi originali, bozzetti, fotografie e documenti rappresentano un materiale fondamentale per riscoprire questa storia.
Fino alla prima guerra mondiale la produzione si concentra sui modelli in Stile Antico e Stile Moderno e sulle celebri serie dei Murrini, Fenicio e Floreali, senza dimenticare le collaborazioni con artisti di fama internazionale come Hans Stoltenberg Lerche. Seguono le meravigliose serie di piccoli manufatti in murrina degli anni Venti e la produzione in vetro pulegoso degli anni Trenta. Il momento di maggior successo artistico della ditta corrisponde però al periodo compreso tra gli anni Quaranta e i tardi anni Sessanta, grazie soprattutto al lavoro dei designer Ermanno Toso e Pollio Peralda e all’abilità di maestri vetrai come Licio Zuffi e Vittorio Ferro.

Piatto, 1912. Designer Hans Stoltenberg Lerche, Foto Emanuel Toffolo
Ermanno è direttore artistico della Fratelli Toso dalla fine degli anni Quaranta agli anni Sessanta: a lui si deve il rinnovamento della classica murrina, vero marchio di fabbrica della vetreria dal secondo dopoguerra in poi: capolavori dall’estetica moderna, ma sempre legati alla storica tradizione familiare. Pollio Perelda, disegnatore per la vetreria dal 1948 al 1964, contribuisce con una serie di opere dai motivi più astratti in cui bene si vede il suo background di pittore. Né va dimenticato il lavoro di Rosanna Toso, unica donna con un ruolo manageriale nella storia della ditta, in grado di disegnare meravigliose opere in murrina, eleganti e moderne, come anche di farsi perfetta interprete del minimalismo in vetro degli anni Settanta: a lei e ai suoi cugini, gli architetti Giusto e Renato Toso, si deve il grande rinnovamento artistico della produzione dagli anni Sessanta in poi, sia per l’oggettistica che per l’arredo da tavola e l’illuminazione. La loro produzione ha dato largo spazio al vetro cristallo e al vetro monocromatico, spesso concepito come vera e propria scultura.
Di decennio in decennio la produzione si rinnova raggiungendo punte di assoluta eccellenza stilistica e tecnica per stare al passo con il mercato contemporaneo, confermando che la Fratelli Toso è una delle grandi protagoniste della storia del vetro muranese.
La mostra è visitabile dal 12 luglio al 24 novembre 2025, con l’orario e il biglietto del Museo.