Museo del Vetro di Murano – Spazio Conterie
8 Dicembre 2017 – 15 Aprile 2018
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Tra i materiali del Museo ora identificati vi sono due grandi cartelle genericamente definite “Lavori in vetro alla Lucerna” che comprendono perle prodotte dalla famiglia Franchini dal 1820 al 1860 dove spiccano le invenzioni del “geniale” Giovanni Battista Franchini: dalle Perle a Coste di Mellone alle Perle in cristallo animate, dalla Madre perla rosea alle Canne lavorate.
Nelle collezioni civiche veneziane troviamo inoltre quelle che paiono essere le prime perle millefiori prodotte in epoca moderna presumibilmente tra il 1843, e il 1845. In nessun campionario antecedente di altri musei europei o americani risultano infatti perle millefiori, che inventate in epoca alessandrina e romana, dopo la caduta dell’impero Romano d’Occidente avevano continuato fino al XV secolo a essere prodotte in Medio e Vicino Oriente.
Perle di vetro a lume soffiate, XIX secolo
Forma sferica e a oliva con decorazioni monocrome e varie.Misure: diametro x lunghezza da mm 13x12 a mm 20x20.
E se le cartelle campionarie conservate a Palazzo Giustiniani – equiparabili ai moderni campionari delle vetrerie – non contengono o quasi perle rosetta molate alla rotina, è significativo che nella collezione di perle ve ne sia invece una notevole quantità, di ogni misura (anche molto grandi) e di diversa tipologia: perle uniche nel loro genere – perle rosetta con strati di avventurina, con inserzioni di canne forate, fino a dieci strati e dai coloro assolutamente inusuali – segno di una accesa sperimentazione e di virtuosismi tecnici legati alla rinascita di un’antica tradizione che si era completamente dimenticata.
Era stata infatti Marina Barovier nel 1482 o qualche anno prima a inventare la perla rosetta, protagonista delle prime esportazioni di perle nel Nuovo Mondo e in Africa tra la fine del 1400 e gli inizi del 1500. Ma dopo tale data non sia hanno più testimonianze di produzioni di perle rosetta molate, di grandi dimensioni. La rinascita di queste, in epoca moderna, pare dunque attestarsi tra il 1882 e il 1888, anno di un’importante commessa ricordata nelle cronache del tempo (251.000 perle rosetta di dimensioni tra i 13×14 mm e i 38×52 mm) e della conseguente vivace polemica tra vetrerie, circa la “paternità” di quella che ai più pareva una nuova produzione, ma che in realtà rinnovava i fasti di una perla inventata cinquecento anni prima.
Ma il caleidoscopico mondo delle perle è tutto da scoprire come ben sapeva l’Abate Vincenzo Zanetti che presentò questo materiale nelle più prestigiose Esposizioni Universali: perle a mosaico, perle soffiate, perle a lume, perle sommerse, perle Europa e perle Africa, perle a occhi, a spirale, a bandiera, monocrome, piumate, a inserzioni di murrine, a occhi, puntinate, sinusoidali, a pettine, incamiciate o figurate.
Ci vuole poco per lasciarsi sedurre da questi magici e antichi manufatti la cui tradizione tuttavia perdura e si rinnova anche oggi. In mostra a Murano, oltre alle collezioni storiche, si sono volute esporre le perle realizzate oggi da vetrerie dell’Isola, frutto di una storia che non si disperde e di una realtà che vuole salvaguardare maestria e capacità tecniche innervandole di nuovi stimoli.
Esposte dunque in un’apposita sezione anche le creazioni d’oggi con: Paola Vianello-Ladra di perle, Mario Cavagnis, Luisa Conventi-GIOIA, Laura Mantoan, S.U.V.-Venetian Beats, Igor Balbi, Renata Ferrari-La Perla Veneziana, Ivan Campagnol, Cristina Sfriso, Lucia Santini, Alessia Fuga, Giacomo De Carlo, Ercole Moretti, Elena Rosso, Manuela Zanvettori, Giorgio Vaccari, ESSE 2, Vittorio Costantini, Alessandro Moretti-Costantini Glassbeads, Matteo Alvise Fusaro-Lav Rossetto Susanna, Amy West, Andrea Canal, Muriel Balensi, Maria Rossana Zanetti, Mauro Vianello, Marina e Susanna Sent, Davide Penso, Antonio Vaccari, Marianna Bottaro, Corte Studiovetro-Corte Alberto & Paola, Francesco Fabris, Yukina Fiorese-Yuki Ebukuro, Le perle di Mauro-Cesarina Mantoan, Perle Maison Lisette Murano, L’Antica perla di Liviana Molin, Urano Vianello, Paolo Darin.
Si deve invece alla collaborazione della “Ercole Moretti” e della “Effetre Murano” la realizzazione di un’interessante sezione didattica introduttiva all’esposizione.