Museo del Vetro

Museo del Vetro

Federica Marangoni ON THE ROAD 1970-2024. Non solo vetro

Mostra

Federica Marangoni ON THE ROAD
1970-2024
Non solo vetro

Dal 19 maggio al 24 novembre 2024
Murano, Museo del Vetro, Spazio Ex Conterie

A cura di
Chiara Squarcina
Federica Marangoni

 

La mostra ripercorre la lunga carriera dell’artista e designer veneziana Federica Marangoni, focalizzandosi sul suo speciale rapporto con il vetro e con Murano, dai primi lavori con questo materiale a oggi. In tutti questi anni l’artista ha sperimentato diversi materiali e media tecnologici, spaziando in modo eclettico e interdisciplinare verso tutti i settori della comunicazione e affiancando al suo percorso di scultrice l’attività di designer.

Nel 1970 apre a Venezia il suo Fedra Studio Design e inizia a usare il vetro, lavorando con frequenza costante in molte fornaci muranesi. Progetta oggetti di design per la produzione, così come sculture in vetro e grandi installazioni, in cui i media tecnologici come il video e la luce al neon, combinati con la trasparenza e la fragilità del vetro, rendono la sua opera unica nel panorama dell’arte contemporanea. Dalla metà degli anni Settanta l’uso della tecnologia elettronica sarà infatti uno dei suoi principali mezzi di espressione.
Dal 1976 al 1989 è professore aggiunto nel Dipartimento di Arte e Educazione Artistica presso la New York University, per la quale tiene seminari e corsi estivi a Venezia con un workshop sul vetro. Tiene anche lezioni e corsi in altre università e centri culturali negli Stati Uniti, esponendo in numerosi musei e gallerie internazionali.

La mostra attuale sarà allestita in diversi spazi del Museo del Vetro, andando a formare un percorso coinvolgente e in dialogo con l’architettura stessa della sede. L’ingresso ospiterà l’opera La bricola, nata come installazione di luce su pavimento specchiante, realizzata per l’Euro-Domus di Torino nel 1971. Nel giardino troveranno invece posto alcune grandi sculture multimediali, tra le quali il grande arcobaleno Continuity del 2006, creato per il patio dell’Istituto Italiano di Cultura a Madrid.

Il portico accoglierà alcune opere in vetro degli anni Ottanta incentrate sul tema del giardino e sulle sue implicazioni simboliche. Nella cosiddetta “Stanza della leggerezza” verranno esposte opere realizzate tra il 1987 e il 2002 che richiamano i concetti di aria, luce, volo, bellezza, archetipi di memorie antiche e allo stesso tempo eterne.

Lo spazio “ex Conterie” sarà articolato in cinque sezioni: “Il sogno fragile. Anni Settanta e Ottanta”, dove sarà esposto tra gli altri anche il gruppo Natura sotto vetro; “Elettronica madre di un sogno umanistico”, dove verrà approfondita la ricerca portata avanti dall’artista sull’uso della tecnologia nelle opere in vetro e sull’elettronica nell’arte e nella comunicazione; “Itinerari della memoria”, con la grande fontana-scultura La trappola della memoria, opera pubblica per l’Expo 1992 di Siviglia; “La traccia”, sezione tesa a dimostrare in modo particolare come il pensiero progettuale non si interrompe ma è piuttosto un labirinto dove esperienze, sogni, metafore, riferimenti alla storia si ammassano e ritornano come il flusso stesso del ricordo e del sogno; “Il volo”, con la grandiosa installazione Il volo impossibile, già esposta a Valencia e Barcellona.

 

La mostra è visitabile dal 19 maggio al 24 novembre 2024 con l’orario e il biglietto del Museo.