VetroVetro è un’associazione tra undici aziende puramente muranesi – Anfora, DinoRosin Arte Studio, Effe, Formia, Galliano Ferro, Gino Cenedese, Simone e Giovanni Cenedese Murano, NasonMoretti, Nuova Biemmeci, S.a.l.i.r, Seguso Viro – custodi tenaci della qualità, del primato delle tecniche e della vocazione produttiva dell’isola, nonché di una solida tradizione familiare, nell’arco di generazioni. Finalità esclusiva dell’associazione, presieduta da Giampaolo Seguso, è il sostegno e la divulgazione della cultura vetraria e, in particolare, delle iniziative del Museo del Vetro, luogo-simbolo di quella cultura e conservatore di ciò che di più rappresentativo essa nei secoli ha saputo esprimere.
FareVetro è la prima mostra che il museo realizza nell’ambito di questo sodalizio.
Aperta al pubblico dal 29 maggio al 30 settembre 2008, è coordinata da Silvio Fuso e presenta oltre cento opere, alcune site specific, altre provenienti dalle collezioni “storiche” delle undici aziende, che testimoniano in modo spettacolare gli esiti del loro percorso creativo, tecnico e produttivo, restituendone la natura e la specificità linguistica. Un’impronta coraggiosamente muranese, che documenta la perizia dei maestri, le sperimentazioni tecniche ed estetiche, le collaborazioni con artisti e designer, ma anche il recupero della tradizione, l’evoluzione del gusto, la realtà composita di un distretto produttivo complesso.
La mostra ha luogo negli spazi del Museo del Vetro: il giardino, l’androne monumentale e il piano nobile ove – in particolare – è stato possibile, grazie al sostegno dell’associazione, ripensare completamente l‘allestimento di una sala, curato da Daniela Ferretti, come prima tappa del futuro intervento di generale rinnovo.
Un impegno costante, dunque, che include le mostre – FareVetro è la prima di una serie di iniziative che troveranno spazio in museo nei prossimi cinque anni – ma che non si esaurisce in esse. L’associazione, infatti, da un lato è impegnata in attività di approfondimento culturale su temi diversi (dalla rilettura della storia produttiva del vetro d’arte muranese e del suo backstage, fino al cruciale interrogativo sulle sue prospettive future), dall’altro intende garantire, nel tempo, continuità al sostegno del museo, anche attraverso il coinvolgimento virtuoso e diretto di altre forze economiche locali, nel nome di un comune senso di appartenenza, di cui il museo costituisce il fulcro e il catalizzatore.