Museo del Vetro

Museo del Vetro

FAREVETRO. Creatività e tecnica in cento opere.

Le opere in mostra

FAREVETRO: LE OPERE IN MOSTRA

Anfora
La produzione dell’azienda è fortemente caratterizzata dalla collaborazione con artisti e designer di fama internazionale, che trovano nel maestro Andrea Zilio un formidabile interprete. Saranno quindi esposte opere – progettate, tra gli altri, da Ritsue Mishima, Michele Burato, Ita Barbini, Massimo Micheluzzi – che illustrano questo felice connubio, oltre a pezzi storici e lavori originali creati per l’occasione dello stesso maestro.

Dino Rosin Arte Studio
Dino e Diego Rosin presentano una composizione in vetro massiccio in cristallo e calcedonio dal titolo Evoluzione. Intende evocare il lungo percorso della genesi della vita e, in esso, il ruolo primigenio dell’acqua, materia prima, incubatore, veicolo di scambi elettrochimici e componente fondamentale di ogni forma biologica, dai primi microrganismi fino al cervello, strumento di autocoscienza e autocontrollo, di emozioni, di analisi di se stesso e di quell’universo di cui è la forma più complessa, capace di valutare il bello, di crearlo e di ammirarlo, di possedere senso artistico, estetico e critico.
Sarà esposta inoltre una scultura di Loredano Rosin eseguita nel 1991.

EFFE
Di Walter Furlan sarà esposta una scultura di grandi dimensioni, realizzata in quest’occasione per il portico del giardino del museo, che evoca un ponte, forma architettonica peculiare a Venezia.
Con questa interagiranno altre sculture stilizzate zoomorfe (un gallo, due gatti…).
Saranno inoltre presenti opere monocrome di Mario Furlan in vetro massello ispirate al temi mitologici.

Formia Fornace Mian
Universo femminile è una composizione di sculture in cristallo massiccio realizzate con diverse lavorazioni, che, della donna di oggi, evoca modelli e “ruoli”.
Personalità complesse, con tratti comuni- l’indipendenza; la sensualità; la maternità – che, dosati in misura diversa, danno a ogni donna un carattere unico e irripetibile. L’accento viene posto sulla gestualità: posizione delle braccia, colori e tecniche di lavorazione esprimono diversi atteggiamenti di una stessa donna, nonché la personalità di donne diverse.

Galliano Ferro
Saranno presentate nuove realizzazioni, capaci di evocare con soluzioni, tecniche o idee innovative lo spirito che nel passato ha mosso le prime fornaci muranesi: il mettersi in gioco al di là di logiche di tempi e costi produttivi.
O forse solo giocare col vetro.
Tra esse, sorprendenti sperimentazioni e un candelabro da tavolo oversize.

Gino Cenedese e Figlio
Saranno presentate produzioni correnti e oggetti inediti dai forti colori trasparenti ed opachi impreziositi da filigrane e spirali, da forme semplici e stilizzate. Questo ci dà modo di individuare le continuità ed evoluzione della creatività di una significativa realtà muranese.
Tra i pezzi storici, il celebre vaso sommerso “contrappunto” viola creato da Antonio Da Ros nel 1960 ed esposto, nello stesso anno, alla XXX Biennale d’Arte di Venezia.

Simone e Giovanni Cenedese Murano
Installazione di grandi fiori di vetro molto colorati e di ottima qualità vetraria.
Il tema, come spesso accade a Giovanni e Simone Cenedese, nasce quasi “per caso” in relazione al momento che stanno attraversando, in questo caso alla stagione in cui il lavoro viene realizzato, la primavera.
A proposito del colore, saranno anche esposti alcuni pezzi che esemplificano la ricerca dell’azienda in questo specifico campo.

NasonMoretti
Vasi, bicchieri e caraffe dalle forme scultoree e dal carattere deciso esemplificano la nuova produzione in vetro molato e lucidato rigorosamente a mano, interpretato in chiave contemporanea. Uno strato di vetro colorato coperto da un forte spessore di cristallo trasparente dà vita a volumi asimmetrici che cambiano silhouette secondo la posizione.
La produzione “storica” è esemplificata dalla mitica composizione di bicchieri e ciotole bicolori, premio Compasso d’oro alla Triennale del 1955, disegnata da Umberto Nason.

Nuova Biemmeci
Una serie di inediti realizzati da Stefano Mattiello per la mostra, su progetto di Massimo Nordio in collaborazione col piccolo figlio Ioel, interpretano in modo nuovo oggetti funzionali quali flute, coppa, caraffa, vaso monofore, prevedendo tecniche capaci di esaltare la raffinata maestria dell’esecutore.
Alcuni esemplari storici documentano inoltre la virtuosistica abilità tecnica della produzione dell’azienda.

S.A.L.I.R.
La S.A.L.I.R. vanta una collezione di vetri di valore inestimabile, degli artisti che hanno lavorato nella ditta dalla fondazione, con pezzi che risalgono agli anni ’30. Sarà esposta una preziosa selezione di opere realizzate in collaborazione con artisti e designer quali Guido Balsamo Stella, Vittorio Zecchin, Ettore Sottsass, Marco Zanini, Renato Guttuso, Riccardo Licata, Vincenzo Eulisse, Robert Wilson.

SEGUSO VIRO
Opere poetiche, quelle presentate da Giampaolo Seguso. “Vasi- scultura” in cui l’oggetto perde la funzione caratteristica passando naturalmente alla dimensione emozionale: quelli realizzati per l’occasione – teste equine emergenti dalla massa trasparente del vetro – sono un puro saggio di maestria, mentre la prima ispirazione di questo genere di opere è documentata da pezzi degli anni Novanta dalla composizione figurativa fortemente simbolica.
Sono esposti poi “vasi-poesia”, con il testo inciso, appartenenti alla collezione Vetri con anima (1995) e Pagine di vetro (2007). Una sfida creativa giocata, come sempre, sulla cifra della perfezione tecnica e dell’approfondimento dei significati.